Comitato di Pesaro e Urbino dell’ISRI
Il 29 giugno a Urbino, nella sala degli Incisori del palazzo del Collegio Raffaello, si è svolto un Convegno di studi per il trentennale della fondazione del Comitato di Pesaro e Urbino dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano. In questi anni il Comitato provinciale dell’ISRI ha promosso e organizzato una serie di mostre, convegni, concorsi scolastici, presentazioni di libri, facendo conoscere ad un largo pubblico aspetti e figure note e meno note del territorio. Dal 2012 ha dato il via ad una propria “Collana di studi storici” che ha ora al suo attivo quindici volumi. Nel 2015 ha anche ottenuto una medaglia di rappresentanza del Presidente della Repubblica italiana per la mostra “La Grande Guerra. Devastazioni e difesa del patrimonio artistico”.
Il Convegno di Studi si è aperto con i saluti del Prefetto di Pesaro e Urbino Tommaso Ricciardi, dell’assessore del Comune di Urbino Giuseppina Maffei e della presidente onoraria ANVRG Annita Garibaldi Jallet, pronipote dell’Eroe dei Due Mondi.
Il Convegno è poi entrato nel vivo dei lavori con una relazione di Salvatore Carrubba (La rivista “Il Risorgimento”), il quale ha rievocato la storia e la crescita storiografica della prestigiosa rivista milanese da lui diretta. Stefano Orazi (Fare gli italiani: luoghi, documenti, testimonianze)si è soffermatosu alcune rilevanti figure del Risorgimento nazionale tenendo conto della documentata loro presenza nel territorio marchigiano. MarcoPizzo (Storici e storie risorgimentali nei borghi delle Marche) ha esposto un possibile e suggestivo itinerario legato alla valorizzazione del patrimonio e dei luoghi storici del “lungo Risorgimento” nelle Marche. È seguita una relazione di Samuele Giombi incentrata sul mondo scolastico e sull’approccio dei giovani alla storia (Il tempo della storia e la scuola oggi). La giornata si è conclusa con un gradevolissimo dialogo tra i partecipanti, abilmente coordinato dal moderatore, prof. Stefano Orazi, direttore del Comitato pesarese-urbinate dell’ISRI.
Numeroso e attento il pubblico presente che ha seguito con attenzione gli interventi.
Sara Delmedico